Teatro

Marcantonio e Cleopatra, a Marmirolo in scena l'Egitto al chiaro di luna

Marcantonio e Cleopatra, a Marmirolo in scena l'Egitto al chiaro di luna

A Marmirolo, nei pressi di Mantova, va in scena una rarità del barocco musicale, interpretata dal sopranista Angelo Manzotti.

Alla fine del Cinquecento il Duca Vincenzo I Gonzaga fece erigere la Palazzina di Caccia al Bosco della Fontana di Marmirolo, a pochi chilometri da Mantova. Gli antichi fasti della Corte tornano a vivere in quella che oggigiorno è una Riserva Naturale Biogenetica, dove sono ospitati per il sesto anno consecutivo i tradizionali appuntamenti notturni con la musica barocca. Sabato 13 agosto alle ore 21 i riflettori si accendono sull’opera in forma scenica “Marcantonio e Cleopatra”, serenata a due voci che Johann Adolph Hasse dedicò nel 1725 all’Imperatore d’Austria Carlo VI, omaggiato nelle ultime pagine della partitura. Questo titolo rappresenta una prima esecuzione in territorio mantovano e una rarità a livello nazionale.

Angelo Manzotti è direttore artistico di Mat Production - che assieme al Comune di Marmirolo co-produce la coraggiosa iniziativa - nonché regista e interprete del ruolo di Marcantonio. Il sopranista di fama internazionale possiede corde vocali uniche (soggette a studi di foniatri e argomento di tesi di laurea) che gli permettono di raggiungere naturalmente l’estensione di registri dei castrati, che furoreggiavano tra Seicento e inizio Ottocento. Cleopatra è Aoi Yonamine, giovane soprano con importanti esperienze in curriculum. Nel golfo mistico en plein air siede la formazione torinese Accademia dei Solinghi dall’organico a parti reali (archi, basso continuo e traversiere) con direttore al cembalo Rita Peiretti, ovvero musicisti specializzati nello specifico repertorio.

All’interno del contesto scenografico (di Giampaolo Tirelli, come i costumi), riecheggiante le decorazioni della tomba egizia di Nefertari, Manzotti per il suo dettato registico trae ispirazione dalla tragedia “Antonio e Cleopatra” di Shakespeare e, per i due protagonisti, pone in essere un sovvertimento dei ruoli maschile e femminile. Antonio è succube dell’amore e del vino generoso, rinnega le sue origini e si presta a farsi manipolare da Cleopatra, donna dall’atteggiamento regale e dalla forte attitudine al comando ma anche spregiudicata e ironica, capace di provare umane paure.

A completare la mini-rassegna estiva, il sabato successivo, 20 agosto, segue un concerto rossiniano che impegna lo stesso Manzotti e il soprano Linda Campanella. L’accesso alla location, che prevede una suggestiva passeggiata alla luce della luna, è a numero calmierato dal Corpo Forestale dello Stato: si rende perciò indispensabile la prenotazione, presso Nuova Pro Loco.